Dal romanzo di Piergiorgio Welby, a cura di Francesco Lioce, lo spettacolo diretto e interpretato da Emanuele Vezzoli
I COMMENTI DEL PUBBLICO
Commenti del pubblico
Laura Forte, medico
Ho partecipato
all’anteprima dello spettacolo Ocean Terminal tratto dall’omonimo romanzo di
Piergiorgio Welby, una sorta di diario irriverente sulla vicenda di un uomo
assurto alle cronache per la sua esigenza di porre fine alla propria esistenza.
Il testo di Welby ci divora subito con la sua ansia di vita, sì di vita non di
morte. Welby amava la vita in modo spasmodico, viscerale, profondo e proprio
per questo chiederà a gran voce di interrompere il suo supplizio che non può
essere considerato vita, visto che lo vede respirare attraverso una macchina,
parlare attraverso una macchina, nutrirsi attraverso una macchina … .
Giusy Frallonardo, attrice
Anche oggi
al teatro dei Conciatori per Ocean Terminal io c'ero. Confesso che ormai trovo
insopportabile il commento estasiato del pubblico, che non si decide ad alzarsi
dalle sedie e che resta misticamente incollato con il bostik. Poi, una volta
uscito dalla sala, ti chiede udienza, aspetta di poter vedere Vezzoli e, non si
sa perchè, vogliono tutti tornare. E si indignano perfino che altri amici non
siano ancora venuti e che i giornali non diano spazio. Insomma, te li ritrovi
tutti affannati e desiderosi di far parte della squadra, dei promotori di un
fatto: la scoperta di un inno alla vita, di un testamento che non scade mai,
quello scritto con il corpo e la mente di Welby ed oggi trasferito nel corpo
immenso dell'attore Emanuele Vezzoli.
Monica Soldano, giornalista
Ho
sentito parlare per la prima volta di Piergiorgio Welby negli anni ’50, da sua
sorella Carla,
Antonietta Tiberia, scrittrice e poetessa
Lavinia e Vanya, studenti del liceo classico Anco Marzio
di Ostia
Dopo aver
visto Ocean Terminal": Uno spettacolo che dovrebbe raccontare un’agonia e
racconta la vita: è energia pura, resa in tutta la sua fisicità, quella che
Emanuele Vezzoli ci trasmette con la sua magistrale interpretazione e
straordinaria umanità" Antonella Capasso, responsabile Bibliocaffè
letterario, biblioteche di Roma
""Un’emozione
grandissima! E bravissimo davvero Emanuele Vezzoli, perfetta la scenografia. E’
uno spettacolo che “entra”, che costringe a pensare, a discutere. Su Welby, la
sua vita, la sua storia, la sua scelta e quindi su ognuno di noi. Perché avremmo
potuto essere lui, perché lui è stato come noi. Welby se n’è andato agendo la
sua libertà. E affidando a tutti noi questa sua domanda di libertà. Per questo
Ocean terminal è uno spettacolo politico, che smuove le coscienze, che produce
pensiero, che nomina i soggetti. Se è vero che l’universalità dei diritti è
condizione concreta per la libertà di ognuno, la libertà delle persone resta il
fine ineludibile dell’attuazione dei diritti. Grazie Welby!"
La ringrazio molto dell’invito ad
“Ocean terminal”, bell’esempio di esuberanza intellettuale e grande occasione
di riflessione per tutti.
Maria Vita Ciccarone, presidente Ass. Gemme Dormienti
Con un linguaggio pregno degli
umori della vita- carne, sangue, sudore, sperma- una riflessione alta sul senso
del proprio destino e della libertà personale. Spettacolo coraggioso,
emozionante, necessario. In bocca al lupo!
Eleonora Mazzoni, scritrice e attrice
Uno spettaccolo incredibile:
pathos, eros, thanatos, tutti ingredienti della vita, magicamente interpretati,
danzati, recitati da un attore strepitoso:Vezzoli. Stefania Soldano, medico, Ass. Italiana Donne
Medico
Mi sono sorpresa per l'effetto
emotivo: per quasi tutto lo spettacolo ho mantenuto la stessa distanza emotiva
che si ha verso le disgrazie altrui e le persone malate, come ha lui stesso
sottolineato in una parte del monologo.
Maura Vitale, psicoterapeuta
http://www.teresapetrangolini.it/ocean-terminal-in-scena-il-romanzo-postumo-di-piergiorgio-welby/
http://confronti.com.unita.it/culture/2013/10/04/ocean-terminal/
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